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Dolomiti Energia: è finita l’era di Marco Merler (dopo 21 anni), ora diventerà l’economo della Diocesi di Trento – Cronaca


TRENTO. Dopo 21 anni Marco Merler non è più amministratore delegato del Gruppo Dolomiti Energia. Con la nomina del nuovo consiglio di amministrazione da parte dell’assemblea dei soci si è chiusa un’era per la multiutility trentina. Dalla settimana prossima se ne aprirà una nuova con la nomina del suo sostituto, l’attuale neo-direttore generale Stefano Granella, insediatosi in via Fersina lo scorso 3 aprile. Per il momento Granella è stato chiamato nel nuovo cda.

I nomi sono quelli anticipati ancora una decina di giorni fa dall’Adige, ovvero la riconfermata presidente Silvia Arlanch, il vice presidente Massimo Fedrizzi (indicato da Finanziaria Trentina), cui si aggiungono lo Stefano Granella, la presidente di Amambiente (ma indicata dal Comune di Rovereto) Manuela Seraglio Forti, il commercialista Michele Iori e la professoressa Chiara Tomasi (indicati dal Comune di Trento), l’ex segretario generale della Provincia Paolo Nicoletti e il direttore generale di Acsm Primiero Simone Canteri (per la Provincia), Giuseppe Consoli (Fondazione Caritro), Marco Panfili (Equitix), Claudio Cortella (Bim), Giorgio Franceschi (Isa).

Politicamente rilevante il fatto che i piccoli comuni – attraverso i Bim – stavolta abbiano votato in disaccordo con il resto del pubblico sostenendo la lista promossa da un socio privato come Isa. Il collegio sindacale sarà composto dalla presidente Monia Bonenti e da Maura Dalbosco e Laura Costa.

Come detto, la nomina di Granella quale nuovo amministratore delegato avverrà alla prima riunione del nuovo consiglio, verosimilmente la settimana prossima. Già in quella data si provvederà anche alla composizione del Comitato esecutivo. Membri di diritto saranno Arlanch, Granella e Fedrizzi. Il Comune di Trento da maggior azionista proporrà Iori. Rimane un altro posto. Tre anni fa andò ai soci privati ma è immaginabile che stavolta Piazza Dante insista per avere nel comitato una figura di garanzia come quella di Paolo Nicoletti.

L’unico dubbio riguarda il fatto che da dirigente della Provincia Nicoletti aveva lavorato al patto parasociale del pubblico e potrebbe avere problemi di “incompatibilità”. Se si ritenesse più prudente non nominarlo la sfida sarebbe allora tra Consoli e Franceschi.In apertura di seduta i soci hanno approvato il bilancio 2023, deliberando la distribuzione di 46 milioni di dividendi, pari a 12 centesimi ad azione, contro i 6 del 2022. Su 2,3 miliardi di fatturato, l’utile netto è stato infatti decisamente più corposo, ben 169,8 milioni di euro contro i 9 dell’anno prima. Nel 2023, il margine operativo lordo è cresciuto a 392,6 milioni di euro, quasi raddoppiato rispetto ai 196,5 milioni del 2022.

Al risultato hanno contribuito la ripresa dell’idroelettrico e l’apporto positivo delle attività commerciali oltre alla cessazione al 30 giugno del prelievo legato al caro energia (il “Price cap”).Il calo dei prezzi ha giovato anche dal punto di vista dell’esposizione finanziaria. La posizione finanziaria netta del Gruppo a fine 2023 era scesa a 267,6 milioni di euro, più che dimezzata rispetto ai 642,8 milioni di 12 mesi prima. «Risultati di cui dobbiamo essere orgogliosi perché non sono solo il frutto di un’idraulicità generosa del secondo semestre e di un mercato dell’energia positivo, ma anche di un Gruppo che ha dimostrato di sapersi adeguare a situazioni avverse e complesse e di saper far fronte egregiamente a scenari inediti e spesso critici» ha detto la presidente.

Merler, che diventerà il futuro economo della Diocesi di Trento, ha presentato il suo pesonale bilancio ventennale: «Il mio ringraziamento a chi ha reso possibile una crescita industriale ed economica ambiziosa. Lascio una squadra forte e coesa su cui il mio successore potrà contare».

 




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